BMW R 1200 RT.PROVA.Mod.08/09/10/11......e....?

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OTTORENATO
view post Posted on 25/5/2011, 10:24 by: OTTORENATO
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:D Giorno 2 Graz- Szonbathely-Bratislava-Brno-Praga Km totali 1416



TRANS EUROPE EXPRESS
La giornata di oggi la potremmo riassumere così: abbiamo fatto colazione a Graz, pranzato a Bratislava, cenato a Praga. Un itinerario di 611 km in cui abbiamo attraversato altri tre confini (Ungheria, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca) abbiamo acquistato altri tre bollini per l'autostrada e non ci siamo fatti mancare niente, compreso un incontro ravvicinato con la polizia ungherese che, in forze (6 poliziotti, più che una pattuglia era uno squadrone), ci ha fermato in mezzo al niente per eccesso di velocità. In realtà noi in quel momento stavamo andando piano, l'eccesso di velocità era riferito a un paese che abbiamo attraversato 4 chilometri prima dove, con limite 60 andavamo a 87. Risultato: i poliziotti che parlano solo magiaro o tedesco, noi che parliamo inglese. Non ci si capisce niente e dopo una scenetta degna di Totò e Peppino ci lasciano andare raccomandandoci di rallentare in prossimità dei centri abitati.

CENTRI DISABITATI
Ma abitati da chi? Quelli ungheresi a me sembrano tutti centri "disabitati", visto che non c'è in giro un'anima. La definizione di traffico da queste parti è piuttosto aleatoria, macchine pochine, rettilinei lunghissimi a tutt'intorno la piana ungherese che si estende a perdita d'occhio. Cruise control impostato sui 100 all'ora (tranne nei paesi, ovviamente), radio accesa sintonizzata su canali improbabili e si va. Diciamo che quanto a noia la trasferta di oggi fa a gara con la A4.

LIBRETTO NERO
Intanto sul nostro libretto nero segnamo un altro paio di cosette da riferire a Herr Muller domani quando lo incontreremo a Monaco. La prima sono le vibrazioni al manubrio della RT, che non sono fastidiose ma ci sono e si sentono, la seconda è il gioco di trasmissione della K 1600 GT (anche questo lo avevo segnalato ai tempi della prova in Sudafrica) che pare essere l'unica cosa non all'altezza del fantastico 6 cilindri BMW. Il cambio è rumoroso e la trasmissione finale accusa dei giochi che, ad esempio, non appartengono alla RT che come trasmissione pare essere decisamente più in forma.

CONSUMI
La media chilometrica indicata dal computer di bordo è ancora di poco superiore ai 100 km/h (105 esattamente) il che non è male considerando che degli oltre 600 km percorsi oltre 200 erano di statale ungherese (auostrade in Ungheria pochine). Abbassando la velocità sono scesi anche i consumi, il rifornimento in terra di Ungheria ci dice che per percorrere 358,3 km (l'autonomia di queste moto è formidabile) la RT ha consumato 21,3 litri per una percorrenza di 16,8 km/litro praticamente la stessa della K che ha consumato 21,1 litri. Nuovo cambio di moto e si riparte, la K 1600 continua a rivelarsi piuttosto "calda" con i piedi, risolvo la cosa arretrandoli sulle pedane e appoggiando solo la punta. Ripeto, non c'è nulla di insopportabile, ma il calore che ristagna nella zona bassa della 1600 è evidente.

MANI PROTETTE
Bratislava ci accoglie con il suo castello; tempo di pranzare velocemente e siamo di nuovo in moto e di nuovo in autostrada direzione Brno, sede del circuito in cui si corrono sia la MotoGp sia la Superbike. Le medie tornano a salire visto che in autostrada le due BMW si dimostrano due incrociatori da asfalto. Nel tragitto che non spicca per spettacolarità dei paesaggi c'è anche tempo per concentrarsi su altri particolari come la protezione delle mani ad esempio che sembrano essere più riparate sulla RT piuttosto che sulla K 1600 e questo grazie ai due specchietti "a sventola" della bicilindrica, che continua a dimostrare il proprio valore tenendo bene le medie autostradali e dimostrando anche una sua personalità data dal caratteristico incedere del boxer, che in questa versione bialbero si dimostra non solo grintoso ma anche elasticissimo.

A TUTTO TONDO
La protezione logicamente non è all'altezza della 1600, per avere lo stesso riparo della K con plexiglas basso, con la 1200 occorre tenerlo quasi alzato completamente, ma la protezione è comunque ottima e la posizione di sella, sebbene più attiva non è per nulla costrittiva, anzi la definirei riposante. Inoltre, la RT si destreggia meglio in città proponendosi come moto all round e non solo da turismo. La K dal canto suo risponde con un motore forse un po' asettico (rumore a parte che è davvero favoloso), ma dotato di una erogazione splendida e perfetta a ogni regime. Una volta messa la sesta con la GTL ci si può anche dimenticare del cambio, la "schiena" di questo 6 cilindri è fenomenale.

LOTTA APERTA
Ormai intanto tra me e Edoardo è lotta aperta su chi fa consumare meno le moto, il viaggio si sta trasformando in una specie di "economy run", ma è un fatto che io esco sempre perdente dal confronto. Quando guido io la RT, lui riesce a pareggiare i miei consumi, quando io sono in sella alla K 1600 consumo sempre un paio di litri in più. Ormai ne faccio una questione personale, cerco di guidare quanto più morbido possibile, accelero pianissimo, abbasso tutto il plexiglass sfrutto le scie, appena posso inserisco il cruise. Ma, al rifornimento nei pressi di Praga, il verdetto è impietoso: 333,1 km percorsi 19 litri per la RT (17,53 km/litro), 22,2 per la K 1600 GTL (15 km/litro).

LAMELLE RESISTENTI
Un piccolo commento va anche fatto sulle gomme.



Dire che speravo in un po' di pioggia per testare al meglio le Michelin Pilot Road 3 è forse eccessivo, ma certo non mi aspettavo che ci fossero 30 gradi costanti per tutto il viaggio, un caldo perfino eccessivo per la stagione che però dovrebbe consumare parecchio le gomme messe sotto stress dalle temperature e dai rapidi spostamenti autostradali.
Invece le Michelin sembrano essere inconsumabili, chi teme che le "lamelle" create per drenare al meglio l'acqua in caso di asfalto bagnato possano sparire in fretta si rassicuri, le Pilot Road 3 dopo quasi 2000 km di strada (le abbiamo montate un po' prima della partenza e ci abbiamo fatto qualche km) sembrano ancora nuove.

Praga, la fantastica Praga (se non ci siete mai stati andateci, ne vale davvero la pena) ci ospita per la notte. Domani però ci aspetta una levataccia, da qui a Monaco ci sono 400 km e vogliamo, dobbiamo essere puntuali all'appuntamento e poi, essere a casa per cena.

www.motorbox.com/moto/8-stati-per-8-cilindri/t/immagini/p/1

:rolleyes:
Autore: Stefano Cordara
Data: 24/05/2011 23:49:00


Edited by OTTORENATO - 25/5/2011, 11:44
 
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